Esercizio. Si prenda una poesia contemporanea da un sito
web come Poésie française (clicca qui)
e la si traduca. Scelgo Mise en scène di Michèle Corti.
Si tratta di un poema che ricorre alle classiche figure
retoriche e di stile: metonimia/sineddoche/analogia/metafora... una poesia,
insomma, dotata di un forte linguaggio figurato e per ciò stesso molto visiva.
Il verbo è tutto al futuro come fosse vagheggiamento, sogno. La natura è
protagonista prepotente ben più degli esseri umani. Ognuno ha un suo posto. Non
a caso, il titolo della poesia di Michèle Corti (che non conosco) è Mise en
scène (che poi è la messa in scena nel senso di *allestimento/regia
teatrale*). Per dare maggiore efficacia alla traduzione, lasceremo il titolo in
originale (come si fa con certi film americani di oggi).
Se confrontiamo il testo originale
con la mia traduzione qui sotto riprodotta si noterà che ci sono alcuni
spostamenti (il soggetto in posizione di complemento oggetto e viceversa),
nonché qualche piccolo intervento sul lessico o sulla grammatica. Tutto ciò è
normalissimo: 1) in italiano (più difficile in francese) si gioca facilmente
con la posizione del soggetto e del complemento oggetto (le vent ramenera le
soleil), contribuendo (almeno nelle intenzioni) con l'introduzione di
un'ambiguità di breve effetto (riporterà il vento il sole: è il vento
che riporta il sole o il contrario?) ad aumentare la poeticità del verso.
Stessa motivazione per: agg. possessivo + aggettivo qualificativo + nome (à
leurs pieds impatients) riproposto con uno spostamento (sui piedi loro
impazienti); 2) la neve di petali non esiste in italiano, bensì -
per quanto immaginifica - la nevicata); 3) quanto alle onde/ondate di
ghiaia, il verbo *déferler* sta a indicare le due azioni dell'onda (o della
serie di onde) che si gonfia: essa si innalza e poi si abbatte. Letteralmente:
«infrangersi schiumando approssimandosi a un ostacolo o alla riva» [Se
briser en écumant à l'approche d'un obstacle, du rivage, TLFi]. Quale senso
vogliamo privilegiare? Si conta: déferler *sur, contre, dans, vers, en*.
L'autrice introduce *aux* (in realtà = * à leurs*), ma l'italiano *ai piedi*
ammette *s'infrange ai piedi* ma trova cacofonico e fuorviante
*infrangendosi ai piedi* (mi viene subito in mente un atto devozionale).
Il risultato finale nella sua versione italiana è quello proposto qui di seguito:
www.comune-italia.it foto di Cavenago d'Adda |
Michèle Corti : Mise en scène
Ci saranno risate
e vetri rovesciati
un brivido di seta lacerata
sul davanzale del cielo
e l’occhio tuo blu come pervinca.
Ci sarà una nevicata di petali
dalla peluria tenera
sulla gota dei bocciòli.
La pioggia giocherà a campana nei rigagnoli
e la tua mano sminuzzerà sogni
per gli uccellini appena nati.
Ci sarà lo scricchiolio delle scale
sotto le sgroppate dei bimbi
e onde di ghiaia sonora
s’infrangeranno sui piedi loro impazienti.
Riporterà il vento il sole
attraverso le crepe nelle nubi
la scena s’illuminerà
e la primavera timida ancora un poco
starnutirà in un fazzoletto
profumato alla violetta.
(trad. di Jacqueline Spaccini)