lunedì 29 aprile 2013

4 sepolture per un funerale (Traducendo da un'enciclopedia... )

Da un po' di tempo medito se scrivere un articolo sul cavallo nella pittura o nella scultura. Stamani, mi occupo di statue equestri. Lavorando a Caen e non volendo parlare dell'insignificante (passatemi il termine) statua dedicata a Giovanna D'Arco (clicca qui), prendo in considerazione l'interessante - perlomeno per la postura e l'attitudine del cavallo - statua equestre dedicata al condottiero, per antonomasia, Bertrand Du Guesclin [pron. Bèrtran dü Ghéclěn], un bretone nativo di un villaggio presso Dinan. Essa è posta nella piazza di Saint-Martin.


©Karldupart

A volo d'uccello, traduco le ultime righe della pagina che l'Encyclopédie Larousse gli dedica:

Bertrand Du Guesclin aveva espresso il desiderio di riposare nella sua terra di origine in Bretagna. Il corteo funebre, partito dal sud dell'Alvernia in quel lontano luglio del 1380, dovette fare parecchie soste a causa della cattiva conservazione del corpo imbalsamato. Le viscere vennero lasciate a Le-Puy-en-Velay, nella chiesa di San Lorenzo; le carni vennero poi inumate a Montferrand (secondo il mos teutonicus, l'uso teutonico, a causa della sua accelerata decomposizione, il cadavere venne bollito in acqua, vino e spezie aromatiche e dissossato successivamente, N.d.T). Giunto a Le Mans, il convoglio funebre venne fermato per ordine di Carlo V. Il sovrano teneva a che il suo connestabile (1) avesse una tomba personale accanto alla sua, nella basilica reale di Saint-Denis (presso Parigi, N.d.T.), ove venne inviato lo scheletro del Du Guesclin. Solo il suo cuore giunse a Dinan (2).

A volte si fanno scoperte (3) che a confronto i vari Saw 1, 2, 3, 4...8 fanno sorridere, quasi.

Poi, si sa, i rivoluzionari fecero scempio nel 1793 di scheletri e di cuori.
Si dice che soltanto le viscere rimanessero  inviolate. A parte i suoi due gisant (non esiste termine diretto in italiano, diciamo che è una statua in marmo aut similia, giacente al di sopra della tomba che ne contiene il cadavere), chiaramente.

gisant de Bertrand du Guesclin à Saint-Denis





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(1) In origine, sovrintendente delle scuderie reali, divenne  in seguito un alto dignitario, una sorta di gran maresciallo, di generalissimo se si vuole, che rispondeva direttamente (ed esclusivamente) al suo sovrano.
(2) Bertrand Du Guesclin avait émis le vœu de reposer dans sa terre natale de Bretagne. Le cortège funèbre, parti du sud de l'Auvergne en ce mois de juillet 1380, dut faire plusieurs haltes en raison du mauvais embaumement du corps. Les entrailles furent laissées au Puy-en-Velay, en l'église Saint-Laurent, puis les chairs inhumées à Montferrand. Parvenu au Mans, le convoi fut arrêté par ordre de Charles V. Le souverain tenait à ce que son connétable eût son tombeau, à côté du sien, en la basilique royale de Saint-Denis. Le squelette de Du Guesclin y fut envoyé. Seul son cœur arriva à Dinan.
(3)  Pare che anche il cervello fosse stato estratto e depositato insieme con le viscere nella cittadina alverniate, mentre è attestato che il lavoro di dissossamento chirurgico venne compiuto nel convento dei padri domenicani di Clermont-Ferrand.